Come Affrontare il Disturbo Ossessivo Compulsivo con l'Ipnosi e la Mindfulness
Maurizio Rabuffi - mer 07 lug - milano , cologno monzese , tecniche psicologiche , psicologia clinica , ipnosi
Ognuno di noi in qualche momento della vita ha pensato di aver lasciato la porta di casa aperta ed è tornato indietro a controllare. Tutti noi ci siamo sentiti sporchi dopo aver toccato una certa cosa e ci siamo lavati le mani in maniera più accurata del solito. Ogni persona presenta, in misura diversa, quelle che vengono chiamate “manie” che diventano un vero e proprio disturbo quando causano un significativo disagio e una compromissione in una o più aree del funzionamento (personale, relazionale e lavorativa).
Il DSM-5 (il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) specifica che si può fare diagnosi di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) quando le Ossessioni e le Compulsioni fanno consumare più di un’ora al giorno.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è caratterizzato in maniera apparentemente semplice da due componenti: un’ossessione e una compulsione.
DOC: Criteri Diagnostici per le Ossessioni
A) Presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi.
Le ossessioni sono definite da:
- pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti vissuti come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui scatenano ansia o disagio marcati;
- la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione).
Le compulsioni sono definite da:
- comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, riordinare, controllare, ...) o azioni mentali (pregare, contare, ripetere mentalmente delle parole, ...) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta a un'ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente;
- i comportamenti o le azioni mentali sono volte a prevenire o ridurre l'ansia o il disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti. Questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con quello che sono designati a neutralizzare o prevenire oppure sono chiaramente eccessivi.
B) Le ossessioni o le compulsioni fanno consumare tempo (più di un'ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale o lavorativo o in altre aree importanti.
DOC e Disturbi correlati
Ci sono diversi disturbi che assomigliano al DOC, ma non lo sono. Si tratta del disturbo ossessivo compulsivo di personalità e di quei disturbi che il DSM-5 chiama "disturbi correlati" (disturbo da dismorfismo corporeo, disturbo da accumulo, tricotillomania e disturbo di escoriazione).
Disturbo da dismorfismo corporeo
A) Preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico che non sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve;
B) Ad un certo punto della sua vita la persona ha messo in atto comportamenti ripetitivi o azioni mentali in risposta alle preoccupazioni legate all'aspetto.
Disturbo da accumulo
A) Persistente difficoltà a gettare via o separarsi dei propri beni, a prescindere dal loro valore reale;
B) Questa difficoltà è legata a un bisogno percepito di conservare gli oggetti e al disagio associato a gettarli via;
C) La difficoltà di gettare via i propri beni produce un accumulo di oggetti che ingombra gli spazi vitali e ne impedisce l'uso previsto.
Tricotillomania
A) Ricorrente strapparsi i capelli o i peli che porta a perdita di capelli o peli;
B) Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere lo strapparsi i capelli o peli.
Disturbo da escoriazione
A) Ricorrente stuzzicamento della pelle che causa lesioni cutanee;
B) Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere lo stuzzicamento della pelle.
Disturbo ossessivo compulsivo di personalità
La persona presenta un pattern pervasivo di preoccupazione per l'ordine, perfezionismo e controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza, che è presente in svariati contesti come indicato da quattro o più dei seguenti elementi:
- è preoccupata per i dettagli, le regole, le liste, l'ordine, l'organizzazione e i programmi;
- mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti;
- è eccessivamente dedita al lavoro e alla produttività: esclude le attività di svago e le amicizie non giustificate da necessità;
- si presenta eccessivamente coscienziosa, scrupolosa e intransigente in tema di moralità, etica o valori;
- è incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore anche quando non hanno alcun significato affettivo;
- è riluttante a delegare compiti o lavorare con altri a meno che questi non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose;
- adotta una modalità di spesa improntata all'avarizia sia per sé che per gli altri;
- manifesta rigidità e testardaggine.
DOC: Come Intervenire con la Mindfulness e l'Ipnosi
La mindfulness è una pratica che allena le persone a prestare attenzione al momento presente in modo consapevole, senza giudicare l'esperienza che si sta vivendo, e senza reagire in modo automatico. È una sorta di allenamento mentale che aiuta la persona a non farsi travolgere dalle ossessioni, dall'ansia e dagli altri stati interni (sensazioni, impulsi, pensieri, immagini mentali, ...).
Grazie alla mindfulness è possibile addestrare la mente a diventare consapevole della comparsa delle ossessioni, imparare a osservarle senza spaventarsi troppo, e soprattutto non reagire con le consuete tentate soluzioni che altro non fanno che mantenere il sintomo.
La mindfulness può aiutare le persone ad essere capaci di interrompere i propri automatismi apprendendo un modo diverso di reagire alla propria esperienza: stare con quello che c'è, senza tentare di cambiarlo e senza reagire. In pratica ci si allena a notare quando insorge il pensiero, l'immagine o l'impulso e si impara a non reagire, a rimanere fermi senza mettere in atto dei rituali.
La tecnica di Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è ritenuta l'intervento di maggior efficacia nel trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo ossessivo compulsivo.
L'ERP può essere rappresentata come un insieme di esercizi pratici volti a favorire l'accettazione di livelli di rischio e minaccia progressivamente crescenti. Ogni esercizio di ERP consta di due fasi: l'esposizione e la prevenzione della risposta. L'esposizione prevede che la persona possa entrare in contatto con uno degli stimoli, interni o esterni, che solitamente tende ad evitare per il disagio che l'esperienza produce. La prevenzione della risposta consiste nell'interruzione dei comportamenti protettivi che solitamente la persona mette in atto. Esporre agli stimoli e alle situazioni temute scatenerà inevitabilmente emozioni quali l'ansia, il senso di colpa o il disgusto, che generalmente la persona tende ad evitare o contenere e con cui invece può imparare a confrontarsi, sostenendole fino a quando spontaneamente non si ridurranno.
Spesso il livello di ansia associato all'esposizione in vivo è troppo intenso per essere affrontato dal paziente. In questi casi è possibile effettuare la tecnica dell'ERP attraverso l'ipnosi. Dopo aver indotto la trance ipnotica si farà emergere nella mente della persona uno stimolo attivante portandola a vivere l'esperienza in prima persona e a rimanere nella situazione senza agire quei comportamenti di rassicurazione o neutralizzazione che mantengono il sintomo.
Attraverso l'ipnosi regressiva è possibile portare la persona a rivivere quelle esperienze proprie dell'età evolutiva che hanno portato all'instaurarsi del sintomo, contaminando la memoria del ricordo con sensazioni nuove rispetto a quelle provate in passato. Il ricordo verrà in questo modo riconsolidato in una forma nuova nella memoria a lungo termine della persona invalidando il sintomo e rendendolo per questo motivo non più necessario.
DOC: Casi di Successo trattati con l'Ipnosi e la Mindfulness
Nel seguito riportiamo alcuni esempi di pazienti con disturbo ossessivo compulsivo trattati con successo:
Il caso di Marco
Marco sta uscendo di casa per andare al lavoro. Chiude la porta e sale in auto. A quel punto arriva un pensiero: "e se non avessi chiuso bene la porta di casa?". Marco scende dall'automobile e torna indietro a controllare la serratura. Sale di nuovo sull'auto e nuovamente compare lo stesso pensiero: "sono sicuro di aver chiuso bene la porta?". Scende dall'automobile e torna ancora indietro a controllare la serratura. Questo avveniva ogni giorno e i continui controlli portavano Marco ad essere sempre in ritardo ad ogni appuntamento. Oggi Marco, dopo un percorso di psicoterapia di un anno, non presenta più alcuna compulsione di controllo legata al suo ipertrofico senso di responsabilità;
Il caso di Francesca
Francesca tocca inavvertitamente una persona in metropolitana e inizia a pensare che potrebbe aver contratto l'HIV. Iniziano nella sua mente pensieri del tipo "So benissimo che l'HIV non si trasmette così ma come posso esserne sicura? Come posso saperlo? Meglio che mi lavi le mani". Dopo aver lavato le mani i pensieri diventano "Me le sarò lavate bene? Meglio lavarle ancora una volta. Meglio addirittura disinfettarle con un disinfettante". Francesca in questo modo rimaneva chiusa in bagno per ore intrappolata dalla sovrastima attribuita alla minaccia e dall'eccessiva importanza data ai suoi pensieri. Oggi Francesca, dopo un percorso di psicoterapia di 35 incontri, non presenta più alcuna ossessione di contaminazione e compulsione di lavaggio;
Il caso di Carlo
Carlo un giorno, sfogliando un giornale, di fronte alla foto di un uomo pensa "che bel ragazzo!". Immediatamente dopo, un altro pensiero si affaccia nella sua mente: "perché mi piace questo ragazzo? Non sarò omosessuale? Ma come faccio ad esserne sicuro?". Carlo a questo punto inizia ad osservare tutti gli uomini che gli passano davanti provando a immaginare di baciarli o di avere rapporti intimi con loro. Da quel momento trascorrerà il suo tempo nel continuo dubbio di non sapere davvero che cosa desidera. Oggi Carlo, dopo un percorso di psicoterapia di un anno e mezzo, non presenta più alcuna ossessione sessuale;
Il caso di Federico
Federico era tormentato dal pensiero di avere inavvertitamente investito qualcuno con l'automobile. Per rassicurarsi è costretto più volte a tornare indietro sul proprio tragitto per controllare. Dopo aver controllato l'ansia si placa per un po' fino a quando compare il pensiero che la persona investita potrebbe essere stata soccorsa da qualcuno ed essere stata portata in ospedale. Per placare la propria inquietudine Federico guarda tutti i telegiornali e passa il tempo su internet alla ricerca di notizie che lo rassicurino che quel giorno nessuno sia stato investito da un pirata della strada. Oggi Federico, dopo un percorso di psicoterapia di 42 incontri, non presenta più alcuna ossessione morale e compulsione di controllo;
Il caso di Laura
Laura aveva da poco avuto una bambina. Un giorno pensa: "e se mi venisse un raptus e le facessi del male?". Da quel momento Laura butta tutti i coltelli e ogni oggetto appuntito presente in casa. Questo la tranquillizza fino a quando compare nella sua mente il pensiero di poter soffocare la propria figlia. Da quel momento non riuscirà più a stare da sola con la propria bambina per paura di farle del male. Oggi Laura, dopo un percorso di psicoterapia di un anno e 7 mesi, non presenta più alcuna ossessione di natura aggressiva.
Maggiori informazioni
per Affrontare e Sconfiggere il DOC
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista in Ipnosi, Ipnosi Regressiva e Mindfulness a Milano e Cologno Monzese
Psicologo - Psicoterapeuta competente a Milano e Cologno Monzese nell'affrontare e sconfiggere il disturbo ossessivo compulsivo.
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta ad affrontare il DOC attraverso l'Ipnosi, l'Ipnosi Regressiva e la Mindfulness. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all’esperienza maturata, i pazienti potranno capire come sconfiggere il loro disturbo ossessivo compulsivo ed ottenere dei miglioramenti. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Ipnosi Regressiva, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'EFT (Emotionally Focused Couples Therapy), della Psicoterapia Sensomotoria, della Psicoterapia breve strategica e della Psicologia Aumentata.
Può essere contattato per un percorso di Ipnosi, Ipnosi Regressiva, e Mindfulness per affrontare e sconfiggere il proprio disturbo ossessivo compulsivo al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.
Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:
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