Disturbo Ossessivo Compulsivo: affrontarlo con l'Ipnosi

Disturbo Ossessivo Compulsivo: affrontarlo con l'Ipnosi

Maurizio Rabuffi - ven 02 ott - tecniche psicologiche , depressione , cologno monzese , paura , sostegno , milano , panico , ansia , psicologia clinica

L'Ipnosi si è dimostrata molto efficace per combattere il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).

Il DOC si caratterizza per la presenza di pensieri o impulsi intrusivi (ossessioni), che hanno il carattere della persistenza e dell'incontrollabilità. Allo scopo di placare l'ansia provocata dai pensieri ossessivi, la persona può sentire la necessità di ripetere determinate azioni o atti mentali (compulsioni).

Ogni persona nel corso della propria vita può aver fatto esperienza di pensieri indesiderati che si sono ripetuti malgrado la volontà di frenarli. Nel caso del Disturbo Ossessivo Compulsivo, il livello di intrusività di tali pensieri causa una forte compromissione del funzionamento della persona, generando un notevole disagio nella persona stessa e in coloro con cui intrattiene relazioni significative.

I sintomi del DOC

I sintomi principali del DOC, come già anticipato, si dividono in due grandi categorie: le ossessioni e le compulsioni.

Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini mentali non desiderati che vengono percepite come sgradevoli o intrusive dalla persona e che producono emozioni di paura, disgusto o senso di colpa.

Le Ossessioni più comuni:

  • Fobia di contaminazione: la persona ha paura che un semplice contatto fisico, ad esempio una stretta di mano, possa portarle delle malattie;
  • Paura dello sporco: la persona ha il pensiero che il proprio corpo (spesso le mani) o altri oggetti siano sporchi anche se vengono ripetutamente lavati;
  • Ordine e simmetria: la persona sente il bisogno di stabilire un ordine definito per le proprie cose e avverte un profondo disagio se non viene mantenuto (ad esempio spostando degli oggetti sopra una scrivania o invertendo delle riviste in una libreria);
  • Dubbi ripetuti su azioni abituali come ad esempio chiedersi se è stata chiusa la porta di casa o se si è spento il gas;
  • Pensieri di tipo blasfemo;
  • Paura di perdere il controllo e fare del male a se stessi oppure agli altri;
  • Paura di essere omossessuale/eterosessuale.

Le compulsioni sono comportamenti messi in atto per controllare le ossessioni. Capita spesso che le persone si sentano costrette a mettere in atto questi comportamenti pur riconoscendone l'illogicità.

Le Compulsioni più comuni:

  • Pulirsi frequentemente (ad esempio: lavarsi ripetutamente le mani);
  • Controllare ripetutamente (ad esempio: la macchina, la porta, le finestre, il gas...) per fugare i dubbi ossessivi;
  • Mettere in ordine i propri oggetti mantenendo schemi rigidi come ad esempio rispettando la simmetria nella disposizione di oggetti sulla scrivania;
  • Contare e ricontare oggetti o numeri;
  • Effettuare compulsioni mentali attraverso il ripetere più e più volte nella propria mente una parola, una frase o una preghiera.

In generale i sintomi compulsivi sono rituali ripetitivi che si strutturano intorno a regole rigide. L'infrazione anche minima di una di queste regole porta in genere alla crisi, obbligando la persona a ripetere nuovamente il rituale compulsivo.

Diagnosi del Disturbo Ossessivo Compulsivo

Secondo il DSM-5, il Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, per poter fare una diagnosi di Disturbo Ossessivo Compulsivo è necessario che la persona soddisfi i seguenti criteri:

  • La presenza di ossessioni o compulsioni o entrambe;
  • Le ossessioni e le compulsioni sono causa di grave perdita di tempo durante la giornata e alterano in modo significativo il normale funzionamento sociale, relazionale e psicologico della persona;
  • I sintomi ossessivo-compulsivi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o di altra condizione medica;
  • Il disturbo non è meglio giustificato da sintomi di altri disturbi mentali.

La Persona che presenta il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il DOC esordisce frequentemente in età adolescenziale. Si è però osservato negli ultimi anni un aumento di casi di DOC anche nei bambini con sintomi praticamente uguali a quelli degli adulti.

La persona affetta da questo disturbo è pienamente in grado di riconoscere come assurdi o irragionevoli i propri pensieri ossessivi e i comportamenti compulsivi che ne conseguono.

Pur riconoscendo che pensieri e comportamenti sono irragionevoli, la persona non può però fare a meno di subire l'intrusività dei propri pensieri e associarvi specifici rituali allo scopo di calmarsi.

Chi soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo spesso soffre anche di altri disturbi come ad esempio: il Disturbo D'ansia Generalizzata, il Disturbo da Attacchi di Panico o presenta i sintomi della Depressione.


DOC: Il Progetto Terapeutico per il Paziente

L'intervento con il paziente DOC si compone di diverse componenti:

  • Interventi psicoeducativi per fornire alla persona nuove modalità di lettura di pensieri ed emozioni;
  • Riduzione dell'ansia soggiacente alla sintomatologia;
  • Tecniche di esposizione che si concordano con la persona per portarla ad affrontare l'evento o la situazione temuta. L'esposizione, prima che nella realtà, potrà avvenire attraverso lo stato ipnotico;
  • Eliminazione dei comportamenti di controllo (le tentate soluzioni) messi in atto per prevenire l'evento temuto (ad esempio evitare di andare in certi luoghi, di trovarsi in determinate situazioni);
  • Favorire lo stato di mindfulness per identificare e indebolire i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa.

L'Integrazione dell'Ipnosi per Affrontare il Disturbo Ossessivo Compulsivo

L'impiego delle tecniche ipnotiche può essere efficace rispetto a due obietti: intervenire sulle aree cerebrali coinvolte nel disturbo e indurre un rilassamento finalizzato a placarne il vissuto ansioso soggiacente.

La possibilità di agire contemporaneamente su questi due obiettivi rende l'ipnosi estremamente efficace ad affrontare il disturbo ossessivo compulsivo.

Recenti ricerche hanno dimostrato che esiste una sovrapposizione tra le aree cerebrali su cui l'ipnosi può agire e le aree che presentano un'alterazione del funzionamento nei pazienti con DOC. La dissociazione ipnotica consente di depotenziare i pensieri intrusivi permettendo alla persona una maggiore consapevolezza utile a promuovere vissuti maggiormente funzionali.

Come è stato precedentemente argomentato, le persone che soffrono di DOC sono vittime di pensieri o immagini di carattere intrusivo che hanno l'illusione di governare attraverso la messa in pratica di specifici comportamenti, le compulsioni, che producono una momentanea riduzione della tensione.

Attraverso l'ipnosi è possibile portare la persona in uno stato di distensione fisica ed emotiva e scardinare la connessione tra il pensiero ossessivo e il comportamento, apprendendo modalità più efficaci di gestire il vissuto ansioso.

Uno degli interventi psicologici più efficaci con il Disturbo Ossessivo Compulsivo è l'Esposizione con Prevenzione della Risposta (E/RP). Questo intervento prevede l'esposizione della persona a stimoli che provocano le ossessioni (ad esempio toccare qualcosa di sporco).

Una volta esposta gli si impedisce che metta in atto i comportamenti compulsivi lasciando che l'ansia si plachi naturalmente. Questa modalità di intervento, nonostante abbia mostrato ottimi risultati, risulta molto stressante ed evidenzia alti tassi di abbandono.

Per allenare la persona ad affrontare l'esposizione, è possibile effettuare l'esperienza durante lo stato ipnotico. L'ambiente protetto dello stato ipnotico consente di ridurre i tassi di abbandono, aumentando il successo dell'intervento.


Curare il Disturbo Ossessivo Compulsivo con la Mindfulness

I pensieri ossessivi, i rituali e le compulsioni avvengono per il paziente DOC attraverso un automatismo molto spesso non controllato.

Il vissuto ossessivo può essere definito come uno stato di grave mindlessness (mancanza di consapevolezza) che comprende i seguenti deficit: rimuginio, bias attentivi, fusione pensiero-azione, auto-invalidazione percettiva, bias metacognitivi relativi ai propri stati interni.

Sotto questo punto di vista, integrare la mindfulness nel progetto terapeutico, permette alla persona di acquisire attraverso la pratica, la capacità di riconoscere e accettare consapevolmente i propri pensieri, le emozioni e le sensazioni indesiderate, senza reagire nei modi abituali e automatici che tendono a mantenere e alimentare i sintomi.

Attraverso la mindful exposure (esposizione consapevole) è possibile esporre la persona agli stimoli ansiogeni in maniera consapevole rimanendo in contatto con il presente.

Questo permette di spostare l'attenzione sulla propria esperienza globale facendo perdere importanza al pensiero.

Attraverso la mindfulness, la persona si allena ad avere un nuovo rapporto con la propria esperienza sensoriale, realizzando una visione della realtà più chiara che previene i pensieri intrusivi.

Maggiori informazioni su come curare
il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista di Ipnosi e di Mindfulness a Milano e Cologno Monzese

Psicologo - Psicoterapeuta competente a Milano e Cologno Monzese per l'Ipnosi e la Mindfulness per curare il Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta e sostiene i suoi pazienti nel lungo percorso svolto ad affrontare il Disturbo Ossessivo Compulsivo e migliorare la qualità della propria vita attraverso l'Ipnosi e la Mindfulness. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all’esperienza maturata, i pazienti con DOC potranno ottenere risultati e miglioramenti clinicamente significativi. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.


Può essere contattato per un percorso di Ipnosi e di Mindfulness per affrontare il Disturbo Ossessivo Compulsivo al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.

Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:

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