Guarire dal trauma. Come integrare le parti del sé con l'Ipnosi, l'EMDR e la Psicoterapia Sensomotoria
Maurizio Rabuffi - gio 23 dic - tecniche psicologiche , cologno monzese , dipendenze , paura , trauma , milano , ptsd
Il mondo della salute mentale in passato non ha riconosciuto l’idea che la personalità e l’identità potessero essere frammentate e compartimentate a seguito di eventi traumatici accaduti nel corso della vita della persona. La ricerca neuroscientifica, a partire dagli anni novanta, ha però iniziato a considerare i disturbi correlati al trauma non come disturbi dovuti a un evento, ma come disturbi del corpo, del cervello e del sistema nervoso.
Ciascun sintomo costituisce un’ingegnosa soluzione elaborata dal cervello per creare sicurezza per il bambino nel corso delle sue fasi evolutive o per l’adulto in caso pericolo. L’adattamento rende necessario in alcune situazioni una scissione del Sé e dell’identità al fine di garantire alla persona la maggior probabilità di sopravvivenza in un ambiente poco sicuro.
Teoria della dissociazione strutturale nel trauma
Il modello teorico della dissociazione strutturale, radicato in una prospettiva neuroscientifica, descrive come attraverso la struttura fisica innata del cervello, in condizioni di minaccia per la sopravvivenza, si possa verificare una disconnessione tra emisfero sinistro e destro.
La teoria ipotizza che, traendo vantaggio dalla tendenza dell’emisfero sinistro a rimanere razionale e orientato al compito anche sotto stress, quest’ultimo a seguito della disconnessione rimanga concentrato sui compiti della vita quotidiana. Al contrario, l’emisfero destro promuove lo sviluppo di un Sé implicito che rimane nel tempo in allerta per il pericolo, pronto a scappare o congelato nella paura.
Disturbi dissociativi e sintomi connessi al trauma
Molti pazienti arrivano in terapia dopo essere stati sommersi o dirottati dalle memorie implicite delle parti del Sé connesse al trauma. Sebbene alcuni di loro presentino aspetti dissociativi diagnosticabili, la maggior parte arriverà in terapia con sintomi connessi al trauma come ansia, rabbia, disturbi alimentari, disturbi dell’umore e disturbi di personalità.
Altri elementi che possono segnalare la presenza di dissociazione strutturale sono la scissione interna, i sintomi somatici (eccessiva sensibilità o una tolleranza eccezionalmente alta al dolore, mal di testa connesso allo stress, sintomi fisici senza una causa medica diagnosticabile), l’auto-sabotaggio, buchi di memoria e vuoti temporali, comportamenti autodistruttivi e dipendenza da sostanze.
Come trattare il trauma: i differenti approcci
È oramai ampiamente verificato come il trattamento del trauma tragga maggiori benefici non tanto da un approccio tradizionale basato sulla narrazione del ricordo traumatico, quanto piuttosto dal rivolgersi agli effetti nel presente di quanto è successo nel passato. La risoluzione degli eventi passati passa inizialmente attraverso la stabilizzazione dei sintomi ottenuta attraverso l’ampiamento delle risorse del paziente.
In questa fase dell’intervento, possono risultare di estrema utilità le tecniche della psicoterapia sensomotoria che permettono al paziente di ampliare la finestra di tolleranza emotiva (la finestra al cui interno varie intensità di arousal emotivo e fisiologico possono essere elaborate e integrate con successo). Successivamente, occorrerà riappropriarsi delle parti disconosciute del Sé, creando sicurezza e facendo sentire queste parti esiliate desiderate, necessarie e apprezzate.
L’idea che ogni parte rappresenti una modalità di autoprotezione che permette di sopravvivere in condizioni pericolose, dà significato e dignità alla frammentazione: la persona non sarebbe viva se ogni parte non avesse fatto bene il suo lavoro aiutandola a sopravvivere. Attraverso tecniche come la psicoterapia sensomotoria, l’EMDR e l’ipnosi, le parti sono incoraggiate a “scaricare” o rivelare i loro ricordi così che “la personalità che le accoglie” possa condividere il loro dolore e accettare il passato. In questo modo, le parti potranno cominciare a integrarsi nella personalità modificando i sistemi di convinzioni e di significati limitanti. La persona, potrà così imparare a superare le proprie paure e assumersi il rischio di cambiare.
Maggiori informazioni per guarire il trauma
e integrare la frammentazione del Sé
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista della Psicoterapia Sensomotoria, dell'Ipnosi e dell'EMDR a Milano e Cologno Monzese
Psicologo - Psicoterapeuta competente a Milano e Cologno Monzese in Psicoterapia Sensomotoria, Ipnosi e EMDR per intervenire sul trauma psicologico.
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta e sostiene i suoi pazienti nell'integrare la frammentazione del sé attraverso la Psicoterapia Sensomotoria, l'Ipnosi e l'EMDR. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all’esperienza maturata, i soggetti con traumi psicologici potranno ottenere risultati e miglioramenti clinicamente significativi. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.
Può essere contattato per un percorso di Psicoterapia Sensomotoria, Ipnosi e EMDR per intervenire sul trauma psicologico e integrare la frammentazione del sé al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.
Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:
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