Integrazione tra EMDR e Schema Therapy nella Psicoterapia

Integrazione tra EMDR e Schema Therapy nella Psicoterapia

Maurizio Rabuffi - mar 20 set - tecniche psicologiche , cologno monzese , fobie , sostegno , trauma , milano

L’approccio EMDR si basa sul modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP) in base al quale ogni evento traumatico vissuto dalla persona, viene archiviato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. In presenza di un trauma queste informazioni possono venire immagazzinate in modo disfunzionale e rimanere “bloccate” all’interno delle reti neurali senza possibilità di venire elaborate.

La SCHEMA THERAPY, similmente all’EMDR, si basa sull’idea che ogni persona può rimanere bloccata in “schemi”, costituiti da memorie, emozioni, pensieri e sensazioni corporee, che condizionano disfunzionalmente la percezione di sé e del mondo e che si sviluppano quando i bisogni emotivi primari dell’infanzia non vengono adeguatamente soddisfatti.

Sia SCHEMA THERAPY che l’EMDR lavorano a livello emotivo / esperienziale. Entrambi gli approcci condividono la prospettiva che il semplice colloquio clinico non è sufficiente al cambiamento. Poiché emozioni e cognizioni sono archiviate in aree differenti del cervello, quello che è compreso cognitivamente è differente dal quello che è compreso emotivamente. Quello che nella SCHEMA THERAPY viene chiamato “schema disfunzionale”, nell’EMDR viene chiamato “cognizione negativa”: una credenza distorta che la persona ha rispetto a se stessa e al mondo risultante dalla storia traumatica subita. Attraverso la tecnica del “floatback” entrambi gli approcci portano il paziente a rivisitare esperienze di vita dell’infanzia che verranno rielaborate con l’EMDR attraverso la stimolazione bilaterale e con la SCHEMA THERAPY attraverso la tecnica di imagery rescripting.

L’unione di SCHEMA THERAPY e EMDR può essere enormemente facilitante il processo di guarigione della persona. Nel seguito verrà descritto un esempio di integrazione delle due tecniche nel trattamento di un caso di anginofobia.

Anginofobia, come sì può superare ? La descrizione di un Caso Clinico

S. è una ragazza di 27 anni, da poco separata dal compagno, che soffre di anginofobia, la paura di soffocare e, quindi, di morire a causa di qualcosa che si mangia o si deve ingoiare. Arriva al primo incontro disperata: impiega ore per mangiare. Si vergogna per non riuscire a mangiare normalmente e per questo si isola e non socializza più con nessuno.

Attraverso la formulazione del caso ci siamo focalizzati sullo schema di vulnerabilità al pericolo collegato all'evento attivante di non riuscire ad ingoiare il cibo. Attraverso la tecnica del "floatback" la paziente ha ricordato un episodio accaduto a 5/6 anni in cui ha rischiato di soffocare per aver deglutito un boccone troppo grosso di pollo. Il padre, quando si è accorto che la figlia stava diventando cianotica e che stava soffocando, è intervenuto tirandogli fuori il cibo incastrato nella gola.


Sia SCHEMA THERAPY che EMDR condividono l'idea che l'attivazione del presente è probabilmente l'effetto di una memoria implicita del passato che non è stata processata.

La prima fase dell'intervento è stata la rielaborazione dell'evento traumatico attraverso la tecnica dell'EMDR. Successivamente, si è provveduto ad affrontare il guadagno secondario rappresentato dal sintomo che permetteva a S. di evitare di avere nuove relazioni che la potessero far soffrire come nell'occasione della separazione dal compagno. Attraverso le tecniche della SCHEMA THERAPY si è provveduto a negoziare un "passo indietro" della parte protettiva del paziente e a creare un dialogo tra la sua parte adulta e la parte vulnerabile spaventata di essere nuovamente ferita dagli uomini. La paziente presentava anche una forte parte critica che viene fronteggiata portando S. ad una visione meno esigente e più compassionevole di sé.

Al termine, attraverso l'IPNOSI, si è esposta la paziente allo stimolo del cibo, portandola nella trance ad immaginare un pranzo con amici senza paura di soffocare.

Dopo 18 incontri in cui SCHEMA THERAPY e EMDR hanno trovato integrazione, il sintomo sparisce. Dopo 8 mesi, al follow-up, la paziente non presenta più traccia della precedente anginofobia e ha iniziato una nuova relazione sentimentale.

Maggiori informazioni sull'integrazione
tra EMDR e Schema Therapy nella Psicoterapia

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista dell'EMDR e della Schema Therapy a Milano e Cologno Monzese

Psicologo - Psicoterapeuta competente a Milano e Cologno Monzese in Schema Therapy e EMDR per supportare i pazienti nell'affrontare degli eventi traumatici.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta e sostiene i pazienti nell'affrontare degli eventi traumatici attraverso l'integrazione della Schema Therapy e dell'EMDR nella Psicoterapia. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all'esperienza maturata, le persone potranno superare l'evento traumatico e ottenere risultati e miglioramenti clinicamente significativi. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.


Può essere contattato per un trattamento di Schema Therapy e EMDR per affrontare degli eventi traumatici al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.

Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:

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