Il lavoro con i bambini e con il trauma relazionale attraverso la terapia EMDR

Il lavoro con i bambini e con il trauma relazionale attraverso la terapia EMDR

Maurizio Rabuffi - gio 10 apr - milano , cologno monzese , psicoterapia , trauma , ptsd

Molte ricerche hanno mostrato come i bambini vittime di traumi relazionali possono sviluppare da adulti un disagio clinicamente significativo. Parlare di esperienze traumatiche non implica necessariamente considerare esperienze gravi e soverchianti come la violenza fisica o l’abuso sessuale. Anche altre esperienze vissute nel contesto familiare come per esempio conflitti familiari, trascuratezza fisica ed emozionale, separazioni, familiari dipendenti da alcol o da sostanze, violenze verso uno dei caregiver… possono incidere negativamente sul benessere dal bambino e sulla sua capacità di formare legami emotivamente sani.

Il modello AIP (Adaptive Information Processing) su cui si fonda l’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) sostiene che i traumi non elaborati rimangono “bloccati” nel cervello producendo nella persona effetti profondi e duraturi. Tali effetti si possono manifestare attraverso la presenza di ricordi intrusivi e flashback, iperattivazione e ipoattivazione, umore deflesso, evitamento, difficoltà nelle relazioni, sintomi fisici come mal di testa, dolori muscolari, disturbi gastrointestinali o difficoltà con il sonno.

Il trauma non incide solo sul benessere psicologico dei singoli ma può avere anche implicazioni epigenetiche, ovvero modificare l’espressione dei geni rendendo le generazioni future più vulnerabili ai disturbi psicologici. L’EMDR agisce come un potente strumento per interrompere la trasmissione intergenerazionale del trauma influenzando positivamente il benessere della persona e quello delle generazioni future. L’EMDR aiuta in modo sicuro e protetto, senza necessariamente dover verbalizzare l’evento traumatico, a sbloccare i ricordi disfunzionali permettendo al bambino di integrarli positivamente nel suo processo di sviluppo. Questo aspetto è particolarmente utile quando il bambino non ha ancora le competenze verbali necessarie per affrontare i temi dolorosi. Grazie alla stimolazione bilaterale si riduce l’intensità emotiva legata al ricordo facilitandone in questo modo la sua elaborazione.

Gli strumenti di lavoro con i bambini

Il lavoro con i bambini richiede un approccio flessibile che integra l’utilizzo di tecniche che vanno oltre la verbalizzazione. I principali strumenti che si possono usare con i bambini per applicare l’EMDR sono i seguenti:

  • Gioco simbolico. Il gioco è uno strumento molto potente per aiutare il bambino ad elaborare le emozioni complesse e i traumi relazionali. Il gioco simbolico permette di rappresentare elementi traumatici in modo distaccato riducendo in questo modo la possibilità di avere flashback. Il gioco include l’uso di pupazzi, bambole, costruzioni o scenari di fantasia… che permettono di non rendere esplicito ciò che crea disagio;
  • Storie e racconti. Le storie possono essere usate per rappresentare simbolicamente i traumi e le difficoltà emotive del bambino. L’uso delle fiabe permette al bambino di mantenere una distanza tra sé e il trauma e di elaborarlo in forma simbolica. L’approccio narrativo è considerato uno degli strumenti più efficaci per il trattamento del PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico) nei bambini;
  • Il disegno. Il disegno è uno strumento molto semplice e flessibile che aiuta il bambino a visualizzare le emozioni e a rielaborare gli eventi traumatici in forma sicura;
  • Tecniche di visualizzazione. Le tecniche immaginative sono uno strumento molto potente in psicoterapia e di ampio utilizzo con i bambini. Una delle tecniche di visualizzazione che si può utilizzare con loro è quella della creazione del “luogo sicuro. Questo luogo immaginario diventa uno spazio protetto dove il bambino può trovare riparo ogni volta che si sente sopraffatto dalle emozioni. Il terapeuta guiderà il bambino nella creazione di questo luogo sicuro al fine di permettergli di affrontare i ricordi traumatici sentendosi protetto.

Il coinvolgimento dei genitori nel percorso con i bambini

Un aspetto fondamentale del trattamento dei traumi relazionali in età evolutiva è il coinvolgimento dei genitori che, rappresentando lo strumento principale di regolazione emotiva del bambino, hanno un ruolo determinante nel suo processo di guarigione. L’EMDR lavora con il bambino ma può includere anche il trattamento dei genitori al fine di interrompere i cicli intergenerazionali disfunzionali che alimentano il disagio. Il coinvolgimento dei genitori migliora l’efficacia della terapia permettendo loro di comprendere i bisogni del bambino e rispondere meglio alle loro esigenze.

Maggiori informazioni sulla terapia EMDR per bambini e adolescenti.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista di terapia EMDR a Milano e Cologno Monzese

Psicologo - Psicoterapeuta a Milano e Cologno esperto in psicologia dello sviluppo.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta i bambini ad affrontare il trauma relazionale. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all'esperienza maturata, i bambini potranno gestire le proprie emozioni più difficili. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Emotionally Focused Couples Therapy, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.


Può essere contattato per un percorso di terapia EMDR al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.

Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:

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