Affrontare la vergogna con l’ipnosi, la schema therapy e la compassion focused therapy

Affrontare la vergogna con l’ipnosi, la schema therapy e la compassion focused therapy

Maurizio Rabuffi - ven 14 mar - milano , cologno monzese , psicoterapia , schema therapy , ipnosi

La vergogna ci protegge dall’essere socialmente svalutati o emarginati. Ci vergogniamo quando temiamo di renderci ridicoli in pubblico, quando siamo delusi da noi stessi e ci critichiamo, quando sentiamo di essere diversi dagli altri, quando temiamo di perdere il nostro status sociale. La vergogna spinge la persona a nascondere la propria vulnerabilità e a non parlare di cose socialmente dannose.

L’esperienza ripetuta di essere feriti, umiliati o rifiutati dalle persone che dovrebbero proteggerci può portare a sentimenti di vergogna duraturi nel tempo. Questo vale anche quando pensiamo di essere diversi dagli altri o veniamo esclusi.

La vergogna può essere un ostacolo alla psicoterapia in quanto può rendere difficile alle persone che la provano parlare di ciò che hanno vissuto.

La vergogna di solito va di pari passo con pensieri come “sono stupido; non merito di essere trattato bene; sono un fallito; non devo farmi vedere; sono un bluff.. ”. La reazione fisica è un’attivazione sgradevole non specifica che in alcuni casi si manifesta arrossendo.

Quando ci vergogniamo la tendenza all’azione è quella di nascondersi, allontanarsi, rendersi invisibili. La vergogna cerca di impedirci di essere nuovamente umiliati, di sentirci inferiori o sbagliati. Ci spinge ad evitare tutte le situazioni collegate ad un possibile vissuto di inferiorità. I pazienti che si vergognano possono manifestare esperienze dissociative, insensibilità e senso di vuoto, dipendenze da droghe/alcool/sesso/cibo.

Quando ci vergogniamo ci concentriamo sul giudizio negativo degli altri valutando gesti o sguardi innocui come attacchi personali. La tipica postura della vergogna cerca in tutti i modi di rendere la persona invisibile non mostrando il corpo all’interlocutore: le mani si stringono in grembo, si abbassa lo sguardo e si cerca di apparire deboli per prevenire l’istinto di attacco dell’avversario.

A volte la vergogna può trasformarsi in odio verso se stessi. Questo odio in alcune situazioni può portare ad agire comportamenti autolesivi.

Come ridurre la vergogna ingiustificata nel breve termine?

  • controllare la respirazione: cercare di respirare in modo regolare e se ci si sente congelati o costretti è utile attivare la circolazione con esercizi quali il salto della corda o il jumping jacks. Se il respiro è accelerato è necessario invece calmare la respirazione ad esempio appoggiando le mani sul ventre e muovendole insieme al respiro. È di aiuto fare espirazioni più lunghe delle inspirazioni e una breve pausa di circa due secondi prima di riprendere fiato;
  • cambiare i pensieri: quando ci vergogniamo si attivano credenze negative su di sé che possono portare a sentimenti di odio verso se stessi. Occorre essere consapevoli che molti di questi pensieri sono radicati nel passato e che la maggior parte di quello che è accaduto non è per colpa propria. Occorre pensare alle qualità che possediamo che ci rendono felici e orgogliosi, a situazioni in cui si è sperimentato successo, in cui ci si è sentiti a proprio agio con gli amici;
  • modificare la postura: la vergogna ci spinge a diventare piccoli e invisibili per poterci nascondere. Tendiamo a girare o abbassare la testa, nascondere le mani, incrociare le gambe. Il linguaggio opposto del corpo è invece quello di sollevare la testa, stare diritti, sorridere, mettere le mani sui fianchi, respirare profondamente. È molto utile battere i piedi a terra con forza per un po' di volte, mettersi in piedi contro un muro o una porta in modo che il maggior numero possibile di parti del corpo tocchino la superficie su cui si è appoggiati;
  • cambiare la percezione: quando ci vergogniamo ci concentriamo sui volti che vediamo come critici e su quelli che pensiamo essere i nostri punti deboli. Per ridurre la vergogna dovremmo invece ricercare i segnali sociali positivi o vedere gli stimoli neutri come positivi;
  • cambiare la tendenza all’azione: quando ci vergogniamo l’impulso che proviamo è quello di nasconderci per evitare la situazione. Per ridurre la vergogna dobbiamo non credere alle nostre percezioni e incoraggiarci a non scappare.

Come gestire la vergogna nel lungo termine?

Per riuscire ad alleviare nel lungo termine la vergogna è necessario un percorso di psicoterapia che porti la persona ad affrontare lo schema di inadeguatezza connesso alla vergogna.

Attraverso l’ipnosi e la Schema Therapy possiamo affrontare i ricordi della vita del paziente connessi alla vergogna e desensibilizzarli.

Attraverso la Compassion Focused Therapy è possibile aiutare la persona a sviluppare la mente compassionevole, uno stato mentale in cui si coltivano intenzionalmente qualità come gentilezza, calore, empatia e saggezza. I benefici della mente compassionevole sono la riduzione dell’auto-critica e il miglioramento nella gestione delle emozioni difficili.

Maggiori informazioni su come affrontare la vergogna

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista di Ipnosi, Schema Therapy e Compassion Focused Therapy a Milano e Cologno Monzese

Psicologo - Psicoterapeuta a Milano e Cologno esperto in Ipnosi, Schema Therapy e Compassion Focused Therapy.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta i pazienti a comprendere le proprie caratteristiche individuali e sviluppare le strategie più opportune per affrontare la vergogna. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all'esperienza maturata, le persone potranno gestire le proprie emozioni più difficili. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Emotionally Focused Couples Therapy, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.


Può essere contattato per un percorso di psicoterapia individuale al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.

Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:

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