L’utilizzo della schema therapy per bambini e adolescenti

L’utilizzo della schema therapy per bambini e adolescenti

Maurizio Rabuffi - mar 25 giu - schema terapy , milano , cologno monzese , sostegno adolescenti

La Schema Therapy per i bambini e gli adolescenti (ST-BA) costituisce un approccio efficace che applica gli strumenti e le tecniche della Schema Therapy al campo della psicoterapia del bambino e dell'adolescente.

La Schema Therapy scava sotto la superficie di emozioni, comportamenti o relazioni problematiche per aiutare gli individui e i sistemi famigliari a comprendere con maggiore chiarezza se stessi e il proprio disagio.

Gli obiettivi e le strategie dell'intervento dipenderanno dallo stadio dello sviluppo in cui si trova il giovane paziente.

Secondo il modello dello sviluppo di Erickson gli stadi dello sviluppo sono i seguenti:

  • neonati e bambini fino a 3 anni
  • bambini in età prescolare dai 4 ai 6 anni
  • dall'inizio della scuola fino alla pubertà (da 6 a 10 anni)
  • pubertà (da 11 a 16 anni)
  • tarda pubertà e prima età adulta (da 17 a 23 anni)

La ST-BA si pone l'obiettivo di esplorare le esperienze di apprendimento vissute dal paziente durante il suo sviluppo, considerando i disturbi e i sintomi come l'esito di conflitti interni che non sono stati adeguatamente risolti.

Neonati e bambini fino a 3 anni

In questa fase la Schema Therapy è utile per fare luce sugli schemi di attivazione dei genitori.
Le prime tracce degli schemi del neonato si possono osservare nelle iniziali interazioni genitore-figlio. Tale interazione può soddisfare o frustrare i bisogni primari del bambino (attaccamento, autonomia/accettazione, autostima/autoefficacia, gioco/spontaneità, coerenza/limiti) ponendo le basi per lo sviluppo nell'infanzia degli schemi maladattivi precoci (sistemi rappresentazionali composti da cognizioni, emozioni, ricordi e sensazioni corporee che danno senso all'esperienza di vita della persona).
In questo periodo i genitori, attivati dai propri schemi, possono fare esperienza di forti attivazioni (comportamenti aggressivi e/o esigenti nei confronti del figlio o del partner con urla e violenti litigi) o anche percepire di regredire al proprio passato vulnerabile sentendosi impotenti, alienati e distaccati nella relazione con il figlio.

Bambini in età prescolare dai 4 ai 6 anni

Grazie allo sviluppo emotivo e cognitivo e all'acquisizione del linguaggio, in questa fase l'influenza dei genitori e degli altri caregiver significativi è più esplicita. In questa fase è utile concentrarsi sul supportare i genitori e i bambini nel gestire i compiti dello sviluppo (farsi degli amici, rispettare le regole della scuola, separarsi dai genitori per frequentare la scuola dell'infanzia) e allo stesso tempo fare in modo che i bisogni primari del bambino (attaccamento, autonomia/accettazione, autostima/autoefficacia, gioco/spontaneità, coerenza/limiti) vengano soddisfatti.

Dall’inizio della scuola fino alla pubertà (da 6 a 10 anni)

In questo stadio aumenta l'empatia e si sviluppano le competenze relative alla tolleranza alla frustrazione e alla gratificazione differita. In queste condizioni, il bambino è più competente nei domini emotivi e sociali e il suo comportamento è gestito attraverso regole e valori interiorizzati.
Questa fase dello sviluppo è incentrata sull'affrontare le situazioni sociali all'interno di diversi gruppi come quelli scolastici o quelli sportivi e ricreativi. Alcune minacce possono derivare dalle difficoltà scolastiche piuttosto che da eventuali disabilità o carenze motorie. Se un bambino è dotato di un elevato potenziale intellettivo possono presentarsi ulteriori rischi: ad esempio il bambino potrebbe sentirsi diverso dagli altri o se l'ambiente scolastico non è sufficientemente stimolante demotivarsi.

Pubertà (da 11 a 16 anni)

I compiti di sviluppo fondamentali per questa fase sono collegati all'autonomia e all'identità. Gli adolescenti devono affrontare i mutamenti del corpo e gestire l'integrazione tra desiderio sessuale, identità di genere e concezione di sé. In questa fase esiste maggiore consapevolezza sulla relazione con la propria famiglia di origine e inizia la fase di separazione. In termini di identità il ragazzo stabilisce le proprie inclinazioni, valori, giudizi e preferenze.
Se il sistema famigliare è problematico possono insorgere conflitti. Le famiglie invischiate ad esempio possono ostacolare o addirittura impedire il normale processo di separazione/individuazione. Anche il gruppo dei pari può creare disagio quando determina esperienze di abuso fisico/sessuale o esclusione sociale.

Tarda pubertà e prima età adulta (da 17 a 23 anni)

In questa fase il ragazzo adolescente conquista sempre più ruoli adulti e le nuove sfide possono essere stressanti e dare luogo a instabilità emotiva.
In questa fase dello sviluppo la formazione di schemi maladattivi precoci è completa e la terapia può procedere, come per gli adulti, coinvolgendo emotivamente il paziente e attraverso il modello dei Mode (stati mentali dissociati che comprendono risposte emotive e di coping e contengono l'insieme degli schemi attivi in un determinato momento) fornirgli diversi strumenti per orientarsi tra le difficoltà.

Panoramica del trattamento

Schemi (sistemi rappresentazionali composti da cognizioni, emozioni, ricordi e sensazioni corporee che danno senso all'esperienza di vita della persona) e Mode (stati mentali dissociati che comprendono risposte emotive e di coping e contengono l'insieme degli schemi attivi in un determinato momento) sono la base della Schema Therapy per bambini e adolescenti.
La prima fase del trattamento riguarda la costruzione di una relazione positiva e aperta. Solitamente ci si concentra inizialmente sui punti di forza e sulle risorse per poi spiegare il modello dei bisogni andando a identificare nel paziente la presenza di schemi maladattivi precoci. Nella fase centrale della terapia si punta a coinvolgere emotivamente il paziente attraverso l'utilizzo delle tecniche esperienziali (imagery, chair work, role play). Nella fase finale si implementano tecniche di autoaiuto per permettere al paziente e alla famiglia di rendersi indipendenti dal terapeuta. In questa fase giocherà un ruolo determinante la prevenzione delle ricadute.

Maggiori informazioni sugli interventi di Schema Therapy per bambini e adolescenti

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista della Schema Therapy a Milano e Cologno Monzese

Psicologo - Psicoterapeuta a Milano e Cologno Monzese per la psicoterapia del bambino e dell'adolescente.

Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta e sostiene i pazienti ad affrontare e risolvere conflitti interni che non sono stati adeguatamente risolti. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all'esperienza maturata, bambini e adolescenti potranno migliorare la qualità di vità. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.


Può essere contattato per un percorso di Schema Therapy al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.

Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:

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