La regolazione emotiva per il benessere psicologico
Maurizio Rabuffi - mar 30 lug - tecniche psicologiche , milano , cologno monzese , ipnosi , mindfulness , ansia
Negli ultimi decenni sono stati compiuti molti progressi nel trattamento psicologico dell’ansia e dei disturbi dell’umore. La ricerca ha mostrato l’esistenza di una notevole sovrapposizione di sintomi tra i vari disturbi e questo suggerisce l’ipotesi che potrebbe esserci un insieme comune di vulnerabilità che contribuisce allo sviluppo della disregolazione emotiva.
Le persone con disturbi emotivi utilizzano strategie di regolazione delle emozioni – ovvero tentativi per smorzare l’intensità delle emozioni spiacevoli – che alla fine contribuiscono al mantenimento dei loro sintomi. Per questo motivo, in ogni tipo di intervento è molto utile aiutare i pazienti ad affrontare le emozioni negative e a rispondervi in modo più adattivo.
Che cos'è la regolazione emotiva?
Per regolazione emotiva ci si riferisce alla capacità di riconoscere, comprendere e saper gestire le proprie emozioni in modo sano e produttivo. Questa abilità risulta di fondamentale importanza per evitare reazioni impulsive e mantenere relazioni interpersonali sane.
Perché la regolazione emotiva è importante?
La capacità di saper regolare le emozioni è essenziale per mantenere l’equilibrio e il benessere nella vita quotidiana senza ricorrere a comportamenti impulsivi o autolesivi. Per chi soffre di disturbi emotivi, come ad esempio nel disturbo borderline di personalità (DBP), la regolazione emotiva può fare la differenza tra una vita caotica e una vita soddisfacente.
Come riuscire a regolare le proprie emozioni?
La regolazione emotiva si basa sull’apprendimento delle abilità descritte nei seguenti sei moduli di intervento. Ogni modulo può richiedere anche più di una sessione in funzione delle abilità metacognitive del paziente.
- MODULO 1: comprendere le emozioni.
Questo modulo fornisce al paziente psicoeducazione sulla natura e sulla funzione delle emozioni e sul concetto di risposta appresa. Al fine di ridurre la vulnerabilità alle emozioni negative si stimola il paziente ad avere una buona igiene del sonno, un’alimentazione sana e un esercizio fisico regolare. Occorre poi aumentare le emozioni positive cercando esperienze che generano stati mentali positivi (es. hobby, relazioni interpersonali positive, attività gratificanti…). - MODULO 2: consapevolezza mindful delle emozioni.
In questo modulo si porta il paziente a sviluppare una maggiore comprensione delle emozioni e della loro interazione tra pensieri, sensazioni fisiche e comportamenti. Occorre che il paziente impari ad acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie esperienze emotive senza esserne travolto. Il paziente viene guidato a praticare un’attenzione non giudicante e focalizzata sul presente verso le proprie esperienze emotive: imparare a identificare e a nominare le emozioni è il primo passo per gestirle. Le pratiche di mindfulness sono fondamentali per avere consapevolezza delle emozioni e prevenire l’insorgere di emozioni negative. - MODULO 3: flessibilità cognitiva.
La terza abilità di base è quella di riuscire a sfidare i pensieri automatici legati alle minacce esterne (es. arrivare in ritardo al lavoro) e interne (es. una sensazione fisica che fa pensare ad un infarto). Ci si focalizza su due fondamentali valutazioni erronee: la sovrastima della probabilità che si verifichi un evento negativo e l’esagerazione delle sue conseguenze negative. L’enfasi non è sull’eliminazione o sulla sostituzione dei pensieri negativi con interpretazioni più adattive, quanto piuttosto sull’aumento della flessibilità cognitiva come strategia di regolazione adattiva delle emozioni. - MODULO 4: contrastare i comportamenti emotivi.
Per riuscire a regolare le emozioni è fondamentale identificare e modificare le tendenze all’azione problematiche che a lungo termine risultano fattori di mantenimento del disagio. Questo modulo si focalizza sulla componente comportamentale dell’esperienza emotiva analizzando le strategie messe in atto per evitare le emozioni negative. Queste includono i comportamenti che servono a smorzare le emozioni una volta che si sono attivate (es. farsi del male quando ci si sente sopraffatti), l’evitamento esplicito (es. astenersi dal prendere un aereo), il sottile evitamento comportamentale (es. procrastinare), l’evitamento cognitivo (es. la distrazione) e i segnali di sicurezza (es. avere con sé un amuleto). - MODULO 5: riconoscere e affrontare le sensazioni fisiche.
A tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro diagnosi, viene chiesto di impegnarsi in una serie di esercizi enterocettivi progettati per evocare sensazioni fisiche analoghe a quelle tipicamente associate alle emozioni che trovano scomode. Questo serve non solo ad aumentare la consapevolezza del paziente verso le sensazioni fisiche come componenti fondamentali dell’esperienza emotiva, ma aumenta anche la tolleranza verso queste sensazioni. Attraverso gli esercizi di esposizione enterocettiva la persona apprende il ruolo delle sensazioni fisiche nelle esperienze emotive identificando come queste sensazioni somatiche possono influenzare pensieri e comportamenti, così come pensieri e comportamenti possono servire a intensificare queste sensazioni somatiche. - MODULO 6: esporsi alle emozioni.
Nell’esposizione alle emozioni il focus è sull’affrontare la situazione in modo completo. In questo modo vengono identificati i patterns di evitamento e gli altri comportamenti di sicurezza agendo intenzionalmente per ridurli o eliminarli. Il focus delle esposizioni è sull’esperienza emotiva che si manifesta e può assumere la forma di esposizioni durante la sessione, immaginative e in vivo. Per contrastare le emozioni dolorose quando si presentano verranno utilizzate strategie come la mindfulness, la respirazione, il training autogeno e l’ipnosi.
Maggiori informazioni sugli interventi di regolazione emotiva per il benessere psicologico
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta specialista della regolazione emotiva a Milano e Cologno Monzese
Psicologo - Psicoterapeuta a Milano e Cologno Monzese per la regolazione emotiva per il benessere psicologico.
Maurizio Rabuffi, Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è un consulente professionista che aiuta e sostiene i pazienti ad affrontare le emozioni negative e a rispondervi in modo più adattivo. Grazie all'intervento da lui offerto nei suoi studi, alla conoscenza e all'esperienza maturata, le persone potranno migliorare la qualità di vita. Lo Psicologo - Psicoterapeuta di Milano è iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia (Sezione A, nr. 18441). Nel corso degli studi ha approfondito gli aspetti teorici e metodologici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), dello Psicodramma Moreniano, della Mindfulness, dell'Ipnosi Ericksoniana, dell'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), della Schema Therapy, dell'Ipnosi Regressiva, della Psicoterapia Sensomotoria e della Psicologia Aumentata.
Può essere contattato per un percorso di regolazione emotiva al numero 3479013916 oppure via mail scrivendo a info@rabuffi.it.
Riceve nei sui studi di Milano e Cologno Monzese:
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